SS. 106 Ionica, una strada maledetta

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Noi calabresi siamo costretti da anni a guardare le spalle di uno Stato completamente indifferente alle lunghe code, le attese, i cartelli dei lavori in corso, le morti che bagnano di sangue e di lacrime l’asfalto dell’autostrada, da Napoli in giù.

Proprio noi, che per questa indifferenza delle istituzioni, siamo una generazione di viaggiatori non per scelta. Noi che per motivi di studio, di lavoro, d’esistenza… siamo costretti a muoverci da questa terra selvaggia, bella e difficile. Noi che in fondo l’amiamo e vogliamo sempre tornarci, che riusciamo a sopportare anche dieci ore di un viaggio infernale, quando ce ne vogliono solo quattro per percorrere la stessa distanza salendo verso nord. Noi che, comunque lo affrontiamo questo viaggio, soffriamo chiusi nelle auto che si muovono a passo d’uomo per ore, in treni che sembrano carri del bestiame, in aerei senza tratte dirette.

E più si scende, più si stringe la possibilità di trovare un punto d’arrivo, una piccola speranza per il futuro. Basta informarsi online, provare semplicemente ad inserire il nome di questa strada maledetta su un qualsiasi motore di ricerca per trovare notizie ufficiali e paradossali.

Sul sito dell’Anas S.p.A. è tutto scritto:
La Statale “Ionica” ha un’estensione complessiva, da Taranto a Reggio Calabria, di 491 chilometri di cui 39 chilometri nella Regione Puglia, 37 chilometri nella Regione Basilicata e 415 chilometri nella Regione Calabria.

L’Anas ha già eseguito l’ampliamento a quattro corsie per tutto il tratto ricadente nella Regione Puglia (Km. 39).

Nella Regione Basilicata è già stato eseguito l’adeguamento a quattro corsie, è in corso l’adeguamento per circa altri 8 chilometri.

Nella Regione Calabria l’ANAS ha realizzato l’adeguamento a quattro corsie per circa 12 chilometri, al confine con la Regione Basilicata, mentre è in corso l’adeguamento in corrispondenza degli abitati di Roccella Ionica.

Solo 12 chilometri su 491? Esattamente.

lavori-in-corso_stataleNon è tutto qui. Le informazioni sul sito dell’ANAS annotano tutti i lavori in corso sulla Salerno-Reggio Calabria, naturalmente noi non siamo citati. Si passa successivamente ai lavori sospesi e/o sequestrati, non ci riguarda neanche questo. Subito dopo arriviamo ai lavori appaltati, niente da fare. Compare finalmente la tratta Rossano (Mandatoriccio – Sibari) solo quando si arriva ai lavori in progettazione: L’ANAS ha redatto il progetto preliminare e lo Studio di Impatto Ambientale dell’intervento per un’estensione di circa 53 Km e per un importo dell’investimento pari a 2.490,23 milioni di euro. Al momento l’intervento non è finanziato.

La volete sapere una macabra curiosità? Addirittura, quando si arriva al paragrafo sui lavori in corso, si scopre che per alcune tratte i lavori sono stati aggiudicati alla ditta ATI A & I DELLA MORTE – ITER GESTIONE E APPALTI. Una coincidenza poco confortante.

nicola-rizzo-3 Nicola Rizzo

Ma c’è davvero poco da scherzare sulla morte, soprattutto quando si porta via ragazzi appena sedicenni nati nella terra più trascurata d’Italia. Nicola Rizzo oggi, Francesco Spina qualche anno fa, si sono scontrati col destino a poche centinaia di metri di distanza sulla stessa tratta che collega Pietrapaola a Mandatoriccio. Ragazzi con occhi come il mare, pieni di vita, con lo stesso nostro diritto di poter crescere. Nicola stava rincasando verso mezzanotte sul motorino guidato dall’amico. Un’automobile, sopraggiunta da dietro, ha investito i due ragazzi. A influire sul drammatico evento probabilmente anche la scarsa illuminazione della Statale. A sedici anni, quanti di noi avrebbero potuto essere su quel motorino?

Vite interrotte, come i lavori e i cartelli gialli consumati che si annidano su questa strada unica, contorta, stretta, infossata, lenta e cattiva. Ci fermiamo ancora una volta, ci fermiamo sempre perché siamo abituati a farlo. Ma oggi riflettiamo e cerchiamo di far riflettere chi di dovere. Quante vite siamo ancora disposti a sacrificare? A noi non basta più il percorso alternativo…

Un gruppo locale, i Neilos, ha scritto una canzone sulla situazione della Statale 106 nella nostra zona, dal titolo significativo:
Volim na strada
Si ringrazia Antonio Bevaqua per la concessione del brano (clicca sul titolo per ascoltare).

Clicca sul video per vedere la ss. 106

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