Consiglio comunale del 16/06/2011 sul piano regolatore

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Il consiglio comunale del 16/06 sul piano strutturale comunale (il vecchio “piano regolatore”) è terminato con l’approvazione del piano da parte del numero MINIMO previsto per un’approvazione in seconda seduta: cinque consiglieri. Una quota raggiunta a dispetto della forzata assenza della maggior parte dei consiglieri e del sindaco stesso dovuta a interessi personali sui lotti. Ma il partito d’opposizione L’Altra Pietrapaola esprime forti DUBBI sia sulla validità del voto finale e dell’iter seguito, sia sulla bontà del piano stesso. In un documento pubblicato e firmato dai quattro consiglieri di minoranza, Pugliese Luciano, Pugliese Salvatore, D’Andrea Eugenio e Madera Giacomo, si evincono le ragioni di questa (op)posizione.

1) Dubbi sull’ortodossia del voto. I consiglieri di minoranza scrivono:
[…] A norma dello stato comunale vigente, la seduta per essere valida necessita della presenza del Sindaco- presidente oppure di chi ne fa la veci più 4 consiglieri; ai consiglieri presenti ricordo che l’art. 78 del TUEL n° 267/2000 stabilisce che : i consiglieri che partecipano all’approvazione di atti deliberativi , qualora il contenuto degli stessi li veda direttamente interessati, o veda interessi di loro parenti o affini fino al 4° grado, devono lasciare l’aula prima di votare perché sono direttamente o indirettamente interessati alla modifica di destinazioni d’uso di un terreno che da agricolo passa a completamento o comunque edificabile”.
Segue una lista di nomi di consiglieri interessati che non possono votare… DUE DEI QUALI sono però presenti e voteranno per l’approvazione, negando di avere interessi diretti.

2) Bontà e legittimità del piano approvato.  I consiglieri di minoranza scrivono:
“Vogliamo ancora una volta precisare, che la procedura di Valutazione Ambientale Strategica costituisce, per i piani e programmi sottoposti a tale valutazione, parte integrante del procedimento ordinario di adozione e approvazione. È inconcepibile […] che uno Strumento Urbanistico fondamentale per lo sviluppo di un territorio sia redatto senza uno studio di monitoraggio (che è la VAS) e si sia sviluppato su interessi propri, omettendo chiaramente di fatto il vecchio P.R.G. (vecchio poiché il 19 di giugno decade, salvo impellenti proroghe regionali) il quale era strutturato secondo criteri urbanistici. Tutt’altro, l’attuale PSC ha annullato quando era stato predisposto nel PRG – e mi riferisco alle zone servizi in prossimità dei luoghi pubblici quali la chiesa, le scuole primarie e la scuola materna spostandole in zone lontane dal centro abitato – ed ha creato una terribile confusione nella zonizzazione del piano, inventandosi nello stesso comparto e a poche diecine di metri lotti in zona satura e lotti edificabili, privi di ogni allineamento planimetrico e altimetrico. Basta aprire le tavole grafiche e fare qualche visura catastale per rendersi conto del progetto politico in atto! Pertanto, alla luce di quando fin’ora brevemente detto, i provvedimenti di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, SONO NULLI.
Per essere più precisi, tutti i provvedimenti adottati fino alla data del 15 dicembre 2009, data di pubblicazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), secondo la normativa vigente, sono da RITENERSI NULLI”.

 

Chi vuol leggerlo, può scaricare il PDF del documento integrale concordato dai consiglieri di minoranza sulla seduta del 16 giugno, cliccando qui: consiglio-comunale-16-giugno-2011
[I passi evidenziati in giallo sono opera del redattore di questo articolo]