Lista comune? Invece no.

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In questi ultimi giorni le notizie si sono avvicendate velocemente. Il Quotidiano della Calabria ha riportato il 10. febbraio un comunicato stampa secondo cui, per le amministrative di maggio, a Pietrapaola si starebbe lavorando per una lista unica.

Ecco il link dell’articolo su Sibari.net, pubblicato l’11. febbraio:
http://www.sibarinet.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3127%3Apietrapaola-amministrative-lista-unica&catid=61%3Apolitica&Itemid=92

Contemporaneamente nascevano i primi dubbi sulla veridicità di tali contenuti. Già il 13 febbraio lo stesso giornalista Pasquale Loiacono su Cariatiweb.it commentava la notizia con un punto interrogativo, avendo informazioni di prima mano che ne contraddicevano il contenuto:
http://www.cariatiweb.it/Portals/0/13-02-2012pietrapaola.pdf

A questo punto è intervenuto Pugliese Luciano, capo del partito di opposizione l’Altra Pietrapaola, a fare chiarezza. Oggi il Quotidiano della Calabria riporta le sue parole a proposito:

“Smentisco nella maniera più categorica di avere sottoscritto o raggiunto alcun accordo, né in consiglio comunale, né in altre sedi, con il sindaco o altri componenti della sua maggioranza, in merito a quanto riferito dal giornale. Ho partecipato, sì (come faccio sempre quando mi si invita), ad incontri promossi dall’amico Pietro Nigro – che fa capo ad un circolo di opinione socio politica – ma per ascoltare proposte, sentire contenuti e novità, che, se validi, avremmo sposato senza obiezione alcuna. Ma nulla di questo è avvenuto in quella sede, e comunque l’argomento di cui si è discusso non è stato portato a termine, e perciò ben lontano dall’essere sottoscritto e accettato.

Paradossali e ridicole sono poi le argomentazioni delle quali il Sindaco si vanta davanti alla popolazione: ”buon governo” e ” sviluppo” portato avanti in 10 anni di attività, avrebbero consentito, a parer suo, di superare “dissapori” e “divergenze” del passato e costituire una solida base per la costituzione di una lista comune.

I fatti, però, stanno in maniera diversa: per quanto riguarda lo “sviluppo” esso è sotto gli occhi di tutti e lo sviluppo del paese è uguale a zero. Diverso è stato invece il suo “buon governo” del quale, – per ragioni di spazio – dò solo un piccolo cenno, sufficiente comunque per comprendere cosa si è concesso il nostro primo cittadino solo perché eletto ad una carica pubblica:

1) con raggiri e artifici e la complicità determinante del tecnico del comune, pur senza possedere i requisiti di legge, è stato il destinatario finale di una concessione edilizia – diciamo un villaggio – realizzata su un terreno agricolo e comunque edificando un ulteriore abuso edilizio pari a 4400mc! Rinviato a giudizio dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Rossano, è stato graziato due volte con i rinvii.
Speriamo che il processo si celebri nell’aprile 2012 così come previsto.

2) Ha fatto quello che ha voluto nella stesura del Piano regolatore (oggi PSC) contando sull’atteggiamento defilato e pilatesco della Regione Calabria, consentendo tra l’altro la trasformazione di un terreno attiguo alla chiesa, alla scuola e ad una piazza, da area di servizio ad edificabile e di completamento, al solo scopo di favorire un privato che l’aveva da poco acquistata e che si è candidato nella sua lista!

3) E che dire, poi, dei concorsi al comune! Colpisce non solo la scarsa preparazione di molti vincitori, ma soprattutto la mortificazione arrecata a tanti giovani preparati e con la laurea che sono stati bocciati alla prima prova scritta! (Anche questi al vaglio della procura).

Con quella gente non credo che potremo mai avere a che fare!”.