REFERENDUM: io vado a votare!

votate

Anche a noi di Pietrapaola interessano i quattro quesiti del referendum.
La RAI non ci informa a dovere (Tg1 e tg2 sono pure riusci ti a sbagliare le date…) e gli esponenti del governo fanno di tutto per mandarci al mare. Così meglio informarsi per tempo e come ha detto qualcuno: PRIMA VOTATE E POI ANDATE AL MARE!
Quando si vota? Il 12 e il 13 giugno

Per cosa si vota? I quesiti sono quattro e si tratta di abrogare leggi esistenti; tutti e quattro i quesiti chiedono ai cittadini: “Volete voi che sia abrogato…”. Ricordatevi quindi che votando SÌ abrogate le leggi vigenti, come quella sulla privatizzazione dell’acqua; quella che prevede la realizzazione su suolo italiano di centrali atomiche; o il legittimo impedimento a protezione del premier. Votando SÌ, insomma, si annullano queste leggi. Ma ecco i quesiti in dettaglio.

Il primo quesito, scheda ROSSA riguarda la privatizzazione dell’acqua. Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la pri­va­tiz­za­zione dell’acqua e con­tro la ge­stione dei ser­vizi idrici da parte di pri­vati. Si deve vo­tate NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione attuale, che permette la privatizzazione.
Il secondo quesito, scheda GIALLA, ri­guarda la de­ter­mi­na­zione della ta­riffa del ser­vi­zio idrico in base all’adeguata re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale in­ve­stito. Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la norma che per­met­te il pro­fitto (non il re­cu­pero dei co­sti di ge­stione e di in­ve­sti­mento, ma il GUADAGNO d’impresa) nell’erogazione del bene Ac­qua po­ta­bile. Si deve vo­tate NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione at­tuale che am­mette tale guadagno.
Terzo quesito, SCHEDA GRIGIA: Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la co­stru­zione di cen­trali nu­cleari in Italia. Si deve vo­tate NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione at­tuale, che invece (qualunque cosa ne dicano i politici in Tv) le prevede per il futuro anche immediato.
Quarto quesito, SCHEDA VERDE: votate SÌ per cancellare il “legittimo” impedimento.

E dopo… andate pure al mare.

Per i cittadini italiani all’estero iscitti all’AIRE: bisogna votare per posta; il plico con il vostro voto deve essere rispedito indietro entro il 9 di giugno. Se non avete ricevuto il plico, recatevi direttamente nei luoghi di rappresentanza e… protestate.