Lunghe file alle Poste di Pietrapaola scalo: un solo ufficio postale, un rassegnato dipendente alle prese con “ferri del mestiere” obsoleti, un’unica interminabile coda. Sia d’inverno che d’estate (quando il numero dei clienti aumenta) la sola persona addetta allo sportello non può chiaramente garantire quello che si dice “un servizio efficiente”.
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Ci sono giorni in cui si finisce per aspettare delle ore per una semplice raccomandata, l’insofferenza e i lamenti sono più che giustificati. Il momento peggiore arriva all’inizio di ogni mese, quando gli anziani del paese si recano alle Poste per ritirare la pensione.
Di episodi se ne potrebbero narrare diversi e si arriva a casi davvero paradossali.
Il 1º luglio una signora di Pietrapaola è arrivata all’ufficio postale che erano le 6.30 del mattino sperando di evitare la coda straziante, ma a rubarle l’idea un signore giunto lì addirittura prima di lei. I due hanno atteso circa due ore davanti alle Poste (mentre altri si univano alla fila) la cui apertura è alle 8.15, senza contare che il computer deve “riscaldarsi” prima di iniziare la giornata.
Il 1° agosto qualcuno ha pensato bene di arrivare ancora prima, ma alle 5,00 del mattino la coda si era incredibilmente già formata (come dire, meglio farsi la fila al fresco…). Alle 8.15, di persone in fila se ne annoveravano già una ventina.
Ieri 1° settembre gli ottimisti speravano che il peggio fosse passato. Si sbagliavano. L’unica dipendente dell’ufficio postale è sempre estremamente puntuale, ma i suoi sforzi non servono a molto. La coda aumenta a dismisura e, come se non bastasse, l’attesa avviene fuori della stanza troppo stretta e accaldata. Il sistema del “numeretto” è lontano anni luce da noi, molto meglio il classico “chi è l’ultimo?”.
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In questo periodo l’amministrazione comunale di Pietrapaola ha ben altro a cui pensare, tra un lotto di terreno da edificare e l’altro da negare. Figurarsi se può pensare a mettere in piedi un ufficio postale allo scalo di Pietrapaola! Ad oggi, comunque, nessuna delle amministrazioni comunali si è preoccupata di quanto accade da anni. E parliamo volutamente al plurale, dal momento che la confusione regna ovunque: l’ufficio postale si trova nel comune di Mandatoriccio scalo, mentre si chiama “PT di Pietrapaola scalo”.
