Domenica delle Palme 2009

La Domenica delle Palme la Chiesa celebra l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, accolto dalla folla che stende sulla sua via mantelli o rami di albero e di palma.
La tradizione religiosa ricorda l’evento con la benedizione delle palme durante la liturgia, ma la pianta che da noi ne ha preso il posto è l’olivo: ogni credente porta in chiesa un rametto di olivo, che si continua comunque a chiamare “palma” (a parma, in dialetto), a sottolinearne la funzione simbolica. La “palma” benedetta viene poi custodita in casa.
Un tempo si era soliti far benedire rami di ulivo di ogni dimensione – e alcuni erano veramente grandi! La misura della palma non era il solo elemento a effetto: si potevano aggiungere dei nastri e, soprattutto per i più piccoli, i cullurelli.
La parma dei bambini è oggi più variegata: cioccolatini, ovetti e ogni tipo di caramelle hanno preso il posto dei cullurelli, anche per motivi pratici.

E così stamattina don Rocco Scorpiniti, il parroco che ha preso il posto di don Alfonso Cosentino, ha celebrato per la prima volta la liturgia della Domenica delle Palme nella sua parrocchia di Pietrapaola. Come sempre, poiché il sacerdote è responsabile di due chiese, la prima messa si è svolta a Pietrapaola paese, verso le nove, la seconda allo Scalo verso le dieci e mezza.
A Pietrapaola paese la processione dei fedeli si è diretta verso piazza Rio, dove è avvenuta la benedizione delle palme. Anche questa è una innovazione: negli anni precedenti ci si recava al Calvario (dove sono “i Cruci”). Durante la cerimonia è stata benedetta anche una palma speciale, un ramo di olivo in ferro battuto, che il comune di Pietrapaola ha intenzione di donare alla città di Warstein per abbellire piazza Pietrapaola. A Pietrapaola scalo la benedizione invece si è svolta al Calvario, vicino al ponte della ferrovia.